Buon lunedì, prodi seguaci!🎆
Il maledetto caldo non ci dà tregua e quindi oggi mi sembrava appropriato proporvi una citazione da Il mistero del drago di S.S. Van Dine, settimo libro della serie dedicata alle indagini di Philo Vance e ambientato in una torrida estate newyorkese.
– È proprio il momento buono – cominciò a brontolare, pieno di stizza – per trascinarmi fin qui. Credete che non abbia bisogno anch’io di riposo, specialmente alla domenica?… Basta, dov’è il cadavere? Sbrighiamo presto quest’affare, che almeno possa tornare a tempo per la colazione.
– Il fatto è, dottore – cominciò Heath, imbarazzatissimo, tossicchiando – che non c’è nessun cadavere…
Doremus lo guardò di sbieco, piantato sui due piedi, con aria astiosa.
– Che significa tutto questo? – scattò furibondo – non c’è il cadavere? – Spinse ancora più indietro il suo cappello e lanciò uno sguardo di fuoco: – Di chi sono gli abiti che ha sul braccio?
– Appartengono a quel tizio che avrei voluto farle vedere – rispose Heath timidamente. – Ma il fatto è che non ci riesce proprio di scovarlo!
– E dov’era quando lei mi telefonò? – chiese Doremus, incollerito. – Il cadavere non se ne sarà mica andato per conto suo! Insomma che scherzi sono questi?
Markham intervenne con molta diplomazia.
– Siamo molto spiacenti per il disturbo arrecatole, dottore. La spiegazione è semplicissima. Il sergente aveva tutte le ragioni di credere che un uomo fosse annegato in circostanze sospette, mentre nuotava nel laghetto, ai piedi della collina. Ma, vuotato il lago, non si trovò nessun cadavere; ne siamo rimasti tutti alquanto sorpresi.
Il dottor Doremus scosse il capo nell’udire la spiegazione di Markham, poi si volse ancora al disgraziato sergente:
– Io non dirigo l’Ufficio Smarrimenti – brontolò. – Sono soltanto il capo perito medico…
– Io supponevo… – cominciò Heath, ma il dottore lo interruppe.
– Buon Dio! – e fulminò il sergente con uno sguardo di stupore canzonatorio. – Lei supponeva…! Credono forse i membri della Sezione Omicidi di poter “supporre”?… Domenica! Il giorno di riposo! Comica, davvero! Mi strappano dalla mia comoda poltrona per trascinarmi in questo maledettissimo posto, perché essi “suppongono”… Io non voglio “supposizioni”, voglio cadaveri! E quando non ci sono cadaveri, lasciatemi tranquillo!
Il sergente era molto seccato; ma le numerose esperienze, fatte con quel pepatissimo perito medico, gli avevano insegnato a non prenderlo troppo sul serio; e finì col sorridere bonariamente.
– Quando le offro un cadavere – rispose – lei si lamenta. Ora che non ne ho trovato nessuno e che non ho niente da offrirle, si lamenta lo stesso. Sul serio, dottore, mi spiace di averla fatta venire fin qui, ma anche lei nei miei panni…
– Ma vada al diavolo! – Doremus fissò Heath con aria di commiserazione e scosse la testa sarcastico. – Un’inchiesta per omicidio senza il morto!
Mi pareva che Markham fosse un po’ seccato per quei modi sardonici del perito medico.
– Logicamente il cadavere doveva essere nel lago, e la circostanza contraria è abbastanza strana per sconvolgere i nervi di chiunque.
Doremus emise un sospiro esagerato e stese le mani, a palme in alto.
– Dopotutto, signor Markham, non posso fare una autopsia in base a una idea. Io sono un medico e non un filosofo.
Vance soffiò un lungo nastro di fumo.
– Può ancora arrivare in tempo per la colazione. Sul serio, dottore, dovrebbe essere grato al sergente, che non la può trattenere.
– Può darsi che lei abbia ragione. – Doremus sogghignò e si asciugò la fronte con un fazzoletto di seta azzurra. – Sta bene, me ne vado subito.
– E se trovassimo il cadavere… – cominciò Heath.
– Oh! non si preoccupi di me! – rispose il dottore. – Non me ne importa niente, se anche trova un altro cadavere. Ma, per amor del cielo, che non vi succeda all’ora dei pasti!
Ci rivolse un allegro saluto circolare, e se ne tornò correndo verso la sua automobile.

Durante una delle estati più torride che mai siano capitate a New York, un misterioso caso sembra proiettare gli investigatori in un fosco e irreale regno di demoni e di superstizioni; un regno pieno di mostri e orribili vendette… Nella tenuta degli Stamm un uomo si immerge nello “Stagno del Drago” e scompare: è l’inizio di una sequela di tragici avvenimenti, e Philo Vance si trova alle prese con vecchie, terrificanti credenze.
12 gialli da divorare in sequenza!
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I primi mi avevano lasciato un po’ perplessa, ma gli ultimi che ho letto mi sono piaciuti.
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