
Syn has kept his side hustle as a mercenary a secret from the Black Dagger Brotherhood. When he takes another hit job, he not only crosses the path of the vampire race’s new enemy, but also that of a half-breed in danger of dying during her transition. Jo Early has no idea what her true nature is, and when a mysterious man appears out of the darkness, she is torn between their erotic connection and the sense that something is very wrong.
Fate anointed Butch O’Neal as the Dhestroyer, the fulfiller of the prophecy that foresees the end of the Omega. As the war with the Lessening Society comes to a head, Butch gets an unexpected ally in Syn. But can he trust the male—or is the warrior with the bad past a deadly complication?
With time running out, Jo gets swept up in the fighting and must join with Syn and the Brotherhood against true evil. In the end, will love true prevail…or was the prophecy wrong all along?

Ed eccomi qua a sproloquiare sull’ultimo volume della Confraternita del Pugnale Nero, alias avere diciotto libri e non sentirli. The Sinner è un libro di svolta: finalmente si è concretizzata la profezia che riguardava Butch e dal prossimo libro avremo una nuova antagonista – e che antagonista! Ma andiamo con ordine.
La coppia che si forma in questo libro è quella di Syn, membro della Banda dei Bastardi, e Jo, giornalista che non sa di essere mezza vampira ed è sull’orlo della transizione. Non sapevamo molto di loro prima di questo libro, anche se Ward ce lu aveva già presentatu. Syn sembrava un vampiro assetato di sangue e completamente privo di controllo, ma in realtà è un orsacchiottone con un importante problema di talhman (che non vi dico cosa significa, andate a scoprirlo da solu).
Jo, invece, lavora per lo stesso giornale per il quale lavorava Beth e c’è a capo sempre lo stesso tipo viscido, che mi è dispiaciuto molto non abbia avuto il benservito. La sua storia mi è piaciuta molto, il suo costante anelito verso il senso di famiglia che la sua famiglia adottiva non ha saputo darle, ma che troverà nella famigliona allargata della Confraternita – perché come adottano loro, nessuna famiglia mai!
Ovviamente in questo libro abbiamo molto Butch, che va in coppia con V (anche se ci sono due scene super tenere con Marissa). Il nostro sbirro è alle prese con una strizza colossale per la realizzazione della profezia che lo vede protagonista: la guerra sta terminando, la fine dell’Omega è vicina, un lesser alla volta, e Butch ha una paura cane di lasciarci la pelle. Onestamente, niente di tutto questo è riuscito a spaventarmi come Butch che incontra Devina.
Ebbene sì, finalmente si è palesata: la nuova antagonista, Devina, direttamente dalla serie Fallen Angels. Ward ha rassicurato tuttu dicendo che non sarebbe stato necessario leggere anche l’altra serie per capire chi è Devina, ma secondo me chi ancora non la conosce non ha avvertito il terrore di vederla interagire con uno dei nostri personaggi preferiti. L’Omega era cattivo, ma Devina è su un altro livello. Non vedo l’ora di vederla contro Lassiter, che nella mia testa è perfetto come anti-Devina.
Infine, so che a un sacco di gente non è piaciuta la fine dell’Omega, io l’ho trovata molto appropriata, soprattutto nella spiegazione della profezia, che si è rivelata essere più profana di quanto sembrasse. Inoltre, nel modo in cui è finita la lotta tra Vergine Scriba e Omega mi sembra esserci un messaggio molto bello: anche il bene, a volte, fa del male, e viceversa. Qual è allora la differenza tra bene e male, se non sono così nettamente divisi? Al bene dispiace aver fatto del male, cerca di capire dove ha sbagliato e di porre rimedio come può; il male può fare del bene, ma cerca con tutte le sue forze di non farlo diventare un’abitudine.

