Buon lunedì, prodi seguaci!🍃

La scorsa settimana è uscito un articolo su Il Post, che, riprendendo una classifica di LitHub, costruita a partire da quelle celeberrime di Forbes, stila la classifica degli autori e delle autrici che hanno guadagnato di più negli ultimi dieci anni.

Se bazzicate, come credo, librerie e tutto ciò che ruota intorno ai libri, nessun nome su questa classifica vi stupirà.

  1. James Patterson
  2. J.K. Rowling
  3. Stephen King
  4. Danielle Steel
  5. John Grisham
  6. Jeff Kinney
  7. E.L. James
  8. Janet Evanovich
  9. Nora Roberts
  10. Suzanne Collins
  11. Dan Brown
  12. Dean Koontz
  13. Rick Riordan
  14. Stephenie Meyer
  15. Ken Follett
  16. George R. R. Martin
  17. Veronica Roth
  18. Bill O’Reilly
  19. Nicholas Sparks
  20. John Green
  21. Tom Clancy
  22. David Baldacci
  23. Paula Hawkins
  24. Gillian Flynn
  25. Michael Wolff

Ora non ho letto i lavori della maggior parte delle persone in lista, ma, come nota anche Il Post, i generi che vanno per la maggiore sono thriller, romance e young adult. Eccetto il primo, che si rivolge un po’ a tuttə, gli altri due generi sono pensati per un target ben preciso: donne e ragazzə, le due categorie dove si annida il maggior numero di letteri, anche forti (elencate il numero di ragazzi/uomini che scrivono/parlano di libri e quello delle ragazze/donne… c’è una notevole sproporzione, lo so).

Quindi non mi sorprende che chi si rivolge a queste categorie abbia finito per guadagnare di più negli ultimi dieci anni… immagino che le case editrici ci mettano parecchio del loro con delle buone strategie di marketing non appena annusano la possibilità di aver trovato il prossimo fenomeno mondiale…

Tutto sommato non la trovo nemmeno una classifica così tremenda (sì, alcuni nomi mi fanno accapponare la pelle, ma poteva andare decisamente peggio). Quindi trovo abbastanza inutili quelle geremiadi sul fatto che venda solo la merda: se il tuo scopo è fare soldi con la letteratura, non è che puoi pensare di farlo scrivendo un saggio sulle ostilità tra l’Invisibile Unicorno Rosa e l’Ostrica Viola (anche se, per la cronaca, lo leggerei volentieri: sapete se esiste?).

Trovo molto più triste il fatto che tutti i nomi in classifica siano madrelingua inglese: a dispetto del fatto che vedo molta diversità culturale e geografica nelle letture dei letteri forti, evidentemente questo è ancora un interesse di nicchia e spiace, perché ci sarebbero molti romanzi pop là fuori in attesa di essere scoperti dalla cultura di massa.

E voi? Che ne pensate di questa classifica? Siete tra coloro che evitano con cura ogni autere in classifica o vi lasciate appassionare dalla cultura di massa? Fatemi sapere!📚

9 risposte a “Chi guadagna di più dalla vendita dei propri libri?”

  1. Avatar skoliosessualità
    skoliosessualità

    A me piace andare sull’usato, quelle bancarelle semiammuffite o le free library. Quello che c’è prendo, senza guardare autore/autrice o genere. A volte mi va bene, altre volte no, ma il bello è proprio questo.

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    1. Anch’io vado molto su usato e biblioteche varie: il mio contributo a questa classifica è decisamente scarso!😅

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  2. Fra gli autori in lista leggo solo Rowling, King e Martin. Altri nomi non solo mi fanno accapponare la pelle: mi fan voglia di sbattere la testa contro al muro! Da aspirante autrice fantasy, sulla carta dovrei essere avvantaggiata. E’ quel “sulla carta” a fregarmi. Il fantasy italiano viene considerato molto poco, anche dagli stessi lettori italiani e i guadagni sono relativamente miseri, anche per i nomi più illustri. Nemmeno la Troisi, credo, potrebbe permettersi di vivere scrivendo senza un “day job”. E’ una realtà sconfortante, in effetti.

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    1. Ahahah, lo so, ma dai, non sono tutti da buttare: non ho mai letto Rick Riordan o Dean Koontz, ma mi dicono non siano male… Janet Evanovich fa sbudellare dalle risate (ma non credo vada tanto forte in Italia, siamo fermi all’ottavo volume della serie di Stephanie Plum, nonostante sia uscito pure il film del primo libro…😞).
      Campare scrivendo penso sia un po’ utopia, la stragrande maggioranza di scriva faccia anche altri mestieri. Chi ha più fortuna, magari, sempre in ambito editoriale/culturale, ma comunque campare solo di scrittura è difficile, dovresti davvero fare “il botto”: c’è sempre da considerare che un sacco di gente i libri non li compra, ma li prende in prestito o li prende usati, tutti soldi “persi” da parte di scrive. Immagino che per un’aspirante autrice sia sconfortante…

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      1. Personalmente mi taglio le gambe da sola visto che ormai prendo libri solo in biblioteca XD

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      2. Tutti quei libri gratis sono una tentazione troppo forte!😂

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  3. Confesso, non avevo mai visto questa classifica (e per la verità di solito non vedo classifiche, o quantomeno non per scegliere cosa leggere). Temo di aver letto non molti degli autori citati; qualcuno fa parte di letture di un tempo, che ho apprezzato ma che ora non mi corrispondono (James Patterson, Stephen King, John Grisham, Ken Follett)
    Alcuni, confesso ancora, mai sentiti neppure nominare.
    Utile, andrò a vedere, non si sa mai. Se sono apprezzati, almeno in alcuni casi, un motivo ci sarà. E comunque mi incuriosiscono.

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    1. Anche a me ne mancano la maggior parte. Probabilmente non ti dicono nulla perché hai più presente i titoli dei loro romanzi che non il nome di chi l’ha scritto! Succede con chi vende molto, ma a te non interessa!😜

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  4. […] C’è una relazione biunivoca tra qualità dell’opera e livello delle vendite? Verrebbe da dire di no. Non solo in Italia. Il panorama è mondiale ed ecco, rinvio ad un altro interessante blog e ad un post nel merito: (qui). […]

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