Buon lunedì, prodi seguaci!

Siete stat* al SalTo questo fine settimana? O, come me, vi siete accontentat* di vedere le foto e di fare il tifo per l’Italia all’Eurovision? Fatemi sapere che son curiosa!😘

Nel frattempo ho anche letto Follia di McGrath per LiberTiAmo e devo dire che mai titolo fu più appropriato…

Questa improvvisa vulnerabilità non mi sorprendeva. Gli uomini gelosi sono intrinsecamente deboli. Hanno il terrore di essere abbandonati. Edgar la accompagnò, anche se lei non voleva. Era di nuovo di buon umore, e non ci furono altri drammi. Tenendosi abbracciati stretti andarono fino alla prima strada frequentata, dove Edgar rimase a fumare sulla soglia di un pub mentre lei chiamava un taxi. Adesso il caldo era meno soffocante. Dal finestrino posteriore del taxi Stella lo vide allontanarsi dal pub, buttar via la sigaretta e tornare verso il fiume. Si rese conto che portava la giacca di lino di Max, e i suoi calzoni, legati stretti in vita con una sottile cintura di cuoio. Ripensandoci, le veniva da sorridere.

«Le storie d’amore contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni». Inghilterra, 1959. Dall’interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera – la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell’ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. È una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malia talmente forte da risultare quasi incomprensibile – finché lentamente non ne emergono le ragioni nascoste. Il fatto è che in questo straordinario romanzo neogotico McGrath ci scalza dalla posizione abituale, e confortevole, di lettori, chiedendoci di adottare il punto di vista molto più scabroso di chi conduce una forma singolarmente perversa di indagine: il lavoro analitico. Eppure qualcosa, forse una tensione che a poco a poco diventa insopportabile, ci avverte che i conti non tornano, e che l’inevitabile, scandalosa e beffarda verità sarà molto diversa da quella che eravamo stati costretti a immaginare.