Parole intense sono racchiuse nei versi del poeta turco Nazim Hikmet. La sua è stata una vita sostanzialmente difficile, trascorsa spesso lontano dalla sua patria, osteggiato e imprigionato dal suo governo. La nostalgia per la sua terra, che si ritrova nei suoi scritti, accompagna anche l’altro tema fondamentale delle sue poesie: l’amore per la donna. I versi più belli di Hikmet, infatti, sono proprio quelli che descrivono la passione, il desiderio, l’amore nella sua più grandiosa semplicità e concretezza.


Non so bene cosa scrivere di questa mini-raccolta di poesie di Hikmet: conosco pochissimo dell’autore e quest’edizione che ho reperito in biblioteca è troppo essenziale, senza introduzioni o note. È la seconda volta che mi capita un libro di questa collana, inizio a sospettare che la mia biblioteca se la sia acquistata per intero…

Comunque, Altre poesie d’amore è una raccolta di raccolte e personalmente ho apprezzato molto quelle tratte da In esilio, che ho trovato molto evocative e commoventi. In particolare, sono rimasta molto colpita da Foglie morte, un componimento sulla caducità della vita e quanto la morte possa sembrarci feroce nel momento in cui avremmo ancora molto da godere.

Mi sarebbe davvero piaciuto avere un po’ più di contesto e di note a supportare la mia lettura: ho cercato informazioni su Hikmet su Internet, naturalmente, ma, soprattutto quando leggo della poesia, mi piace avere l’appoggio di qualcuno che ne sa più di me. A leggerle così mi sembra di godermele la metà: solo che non sempre in biblioteca si trova un’edizione gradita. Sarà per la prossima volta, vorrei davvero approfondire quest’autore.

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Buon fine settimana, prodi follower! 😀