E’ il suo destino, il suo marchio inconfondibile, la sua unica colpa, o semplicemente il suo mestiere, sta di fatto che Jillian viene sempre colta sul fatto… Forse perché lavorando per l’agenzia Catch A Mate, viene pagata da mogli sospettose per sorridere, flirtare, insomma per confermare la teoria che non esiste uomo sulla faccia della terra di cui ci si possa fidare. Ma Jillian persegue una regola infallibile: nessun contatto fisico. Il che può funzionare a patto che non si incontri un uomo da togliere il fiato, un tipo che solo a guardarlo ti scatena le più audaci fantasie, a cominciare dall’idea di levargli di dosso fino all’ultimo indumento. E Marcus, dal canto suo, è appena stato assunto come esca per mettere alla prova la fedeltà femminile. L’ultima cosa di cui Jillian ha bisogno è un fidanzato… Il punto è: potrà mai una donna determinata e attrezzata di cervello trovare la felicità con l’uomo più attraente che abbia mai conosciuto? E soprattutto: esisterà mai un uomo del tutto monogamo?
Gena Showalter è una delle autrici alle quali ricorro quando ho voglia di farmi qualche sana risata ed è il motivo per cui mi piace così tanto.
Quindi ho iniziato a leggere Audaci fantasie con certe aspettative, che sono state – purtroppo – in gran parte deluse. Credo che questo dipenda da due fattori.
In primis, le battute di spirito. La Showalter ne è maestra, ma qui le ho trovate trite e ritrite e tutte in linea con Gli uomini sono tutti maiali. Alcune sono divertenti (soprattutto quelle che segnano l’inizio di ogni capitolo), ma alla lunga il leitmotiv è logorante.
Poi i protagonisti non mi sono entrati sottopelle. Jillian è una donna profondamente delusa e sfiduciata verso gli uomini a causa del tradimento del padre nei confronti di sua madre, ma questo aspetto, per quanto emerga spesso nella narrazione, non colpisca come dovrebbe il lettore. Mi è sembrato «annegare» nelle battutine contro il sesso opposto che Jillian e Marcus, il protagonista maschile, si scambiano/rinfacciano.
Lo stesso si può dire di Marcus, lasciato dalla ex per un medico panciuto e più vecchio. L’analisi del suo rapporto con la ex emerge qua e là, ma non riesce a far presa nella mente del lettore. E tutto questo ostacola l’empatia, facendo risultare il romanzo scialbo.
Molto divertente – e in perfetto stile Showalter – il personaggio di Georgia, migliore amica di Jillian, che si rasa a zero capelli e sopracciglia per vedere se il suo spasimante è capace di amarla e apprezzarla lo stesso.