Buon lunedì, prodi seguaci!💰
Questo fine settimana mi sono dedicata alla lettura di un mattonazzo: era un bel po’ di tempo che non leggevo un libro così imponente e devo dire che lo sto trovando scorrevolissimo. Eccovi quindi un assaggio di Il Mago dei corvi di Ngũgĩ wa Thiong’o, che non a caso è considerato uno dei maggiori scrittori kenioti.
“E cosa credi che potrà arginare il marciume di cui hai parlato in modo così toccante?”
“Le faccende umane sono un fardello troppo pesante per me.”
“Non hai detto che per farsi carico dei bisogni dei molti non bastano le mani del singolo? Non è per questo che si dice che tante mani alleggeriscono il lavoro?”
“Voglio solo restare nella natura per trovare me stesso. Devo scoprire cosa voglio davvero dalla mia vita. Magari è il richiamo del sangue dei cacciatori che scorre in me.”
“Intendi dire che ti sta invitando a scappare dalla gente? Per guarire?”
“Bisogna trovare sé stessi prima di poter curare gli altri.”
“I medici non curano loro stessi. E la nostra gente dice che anche il barbiere più abile ha bisogno di un altro barbiere per tagliarsi i capelli. Per accendere un fuoco c’è bisogno di legna e di stecchi. I problemi del nostro paese sono problemi di tutti noi. Nessuno può sopportarne il peso da solo. Non possiamo scappare e lasciare gli affari di questa nazione in mano a orchi e scorpioni. Questa terra è mia. Questa terra è tua. Inoltre, in Aburĩria non c’è dove scappare. Come hai detto tu, anche queste foreste sono minacciate dall’avidità del potere.”

Descrizione: Ngũgĩ wa Thiong’o, tra i maggiori scrittori africani e attivista politico, ci regala un romanzo intenso ed entusiasmante: tra rivolgimenti politici, magie, leggende e amori rivoluzionari, dà vita a un mondo dal fascino irresistibile e attuale, in cui la satira sul potere e le sue derive autoritarie si trasforma in un inno alla libertà contro le dittature di ogni epoca e ogni luogo.


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