Copertina di Figlie di tanta madre di Pierre Louÿs: riporta un quadro di Bartolomé Esteban Murillo, Galiziane alla finestra, e raffigura due donne affacciate a una finestra. Una delle due è appoggiata al davanzale e appoggia la testa a una mano; l'altra è dietro una delle ante e si tiene un velo davanti alla bocca sorridente.

CW: incesto, pedofilia

Descrizione: Figlie di tanta madre è il romanzo più duro e trasgressivo di Pierre Louÿs (1870- 1925) «Scostata la tenda della camera da letto, che sarebbe più esatto definire un bordello,» scrive Alberto Capatti nella postfazione che accompagna questa nuova edizione «ecco apparire i protagonisti di questo libro che, secondo Louÿs, non è un romanzo, ma vita vissuta: un giovanotto e una signora di trentaquattro anni con le sue tre figliole, tutte giovani, tutte bellissime, tutte in fregola, tutte assolutamente decise a contendersi o a dividersi, in perfetto accordo sororale, il sopraddetto e provatissimo giovane stallone. Segue la Storia vera come avrebbe potuto scriverla Luciano di Samosata, cioè orgiastica e delirante. Tra prestazioni erotiche del tutto particolari e tableaux vivants che hanno dell’incredibile, la signora Teresa e le sue saffiche fanciulle recitano così la parodia della famiglia, demolendola e demolendo, oltre al giovanotto, la sacra moralità borghese». Pubblicato per la prima volta nel 1992, più volte ristampato, Figlie di tanta madre, rappresenta uno dei più grandi classici dell’erotismo del Novecento.

Divisore

Vi confesso che all’inizio sono rimasta un po’ spiazzata dalla lettura di Figlie di tanta madre: dopo aver letto Aphrodite dello stesso autore, mi aspettavo un altro romanzo dell’erotismo raffinato e invece mi sono ritrovata davanti un romanzo in bilico con la pornografia. Il che non sarebbe un problema se non trovassi tanto noioso leggere di buchi che vengono riempiti a ripetizione – che il il motivo per cui non ho ancora mai letto nulla di de Sade per quanto il suo lavoro mi incuriosisca.

Quindi questa recensione parlerà dei rari momenti in cui non mi stavo maledicendo per aver comprato e deciso di leggere un romanzo che palesemente non rientra nelle mie corte e – vi dirò – lì mi sono pure divertita. Lo so, lo so, ho appena scritto che ci ho ronfato sopra, ma sono abbastanza incoerente da poter affermare che nei passaggi in cui il rovesciamento dei valori borghesi mi è stato chiaro mi ha fatto sbellicare.

Come era già successo in Aphrodite, Louÿs si diverte a essere dissacrante e in quest’ottica va letta qualunque pratica “trasgressiva” ci metta davanti l’autore – e se avevo pensato che in Aphrodite la presenza della pedofilia fosse spiacevole, qui siamo su tutto un altro livello. È così evidente che Louÿs sta provando con tutte le sue forze a disturbare ə suoə lettorə che ho iniziato ad aspettarmi un po’ di coprofilia – cos’è un romanzo osceno senza un po’ di coprofilia? E, infatti, eccola là: un altro difetto di questo genere è che tendono a diventare prevedibili.

Non è un libro che si consiglia a cuor leggero: se vi piace il genere, è sicuramente una pietra miliare; per tuttə ə altrə è da leggere se si vuole dare una possibilità alla letteratura erotica più esplicita senza andarsi a impelagare in un romanzo particolarmente lungo.

Divisore
Valutazione del libro: due stelline gialle

4 risposte a “Figlie di tanta madre di Pierre Louÿs”

  1. Un’opera decisamente trasgressiva e interessante. Forse non riesce a trovare un suo equilibrio ma apprezzo il tentativo.

    Piace a 1 persona

    1. Probabilmente il tipo di romanzo che ha bisogno di unə lettorə appassionatə del genere.

      Piace a 1 persona

  2. Decisamente non per me. 🙄

    Piace a 1 persona

    1. Per pochə appassionatə del genere, mi sa…

      Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.