Copertina di I corpi astinenti. Il sesso tra imposizione sociale e libertà di Emanuelle Richard: raffigura delle mani tese in varie pose verso il centro della copertina.

Descrizione: Chi nella vita non ha mai vissuto un periodo lontano dal sesso? Si tratta di un’esperienza diffusa e molteplice, ma che difficilmente affiora alla parola, silenziata e marginalizzata dalla dittatura del godimento che domina la nostra società. La narratrice, scrivendo a partire dal proprio vissuto, esplora questo argomento tabù raccogliendo le testimonianze delle astinenze altrui: subìte, scelte, mutevoli, malinconiche, salvifiche. “I corpi astinenti” è un libro intimo e corale che decostruisce la vergogna e gli stereotipi associati all’assenza di sesso, raccontando con delicatezza presenze e assenze comuni a ognuno di noi.

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In un mondo nel quale una vita sessuale attiva e soddisfacente è indice di successo e normalità è facile vedere bollato come fallimento e anormalità qualunque scostamento dai modelli di piacere che pervadono i racconti che ci facciamo delle relazioni sessuali. I corpi astinenti vuole complicare questo racconto superficiale mostrando tante circostanze diverse nelle quali ci si può allontanare e astenere dal sesso o comunque praticare una sessualità che si discosta dagli standard.

L’autrice ha deciso di raccogliere diverse testimonianze in tema dopo che lei stessa si è ritrovata a essere disinteressata al sesso e aver notato che i periodi di astinenza nella sua vita avevano avuto significati diversi. L’indagine di Richard inizia infatti chiedendo la definizione di astinenza a ogni intervistatə: può sembrare una premura eccessiva, ma già da questa semplice richiesta scopriamo che le persone ne danno interpretazioni molto diverse, alcune anche in contraddizione l’una con l’altra.

Partendo già da definizioni diverse, è facile immaginare quanta varietà ci sia in queste testimonianze e quanto le voci di sole trentasette persone possano complicare i luoghi comuni. Richard è molto delicata nel riportare le loro parole e nell’aggiungere le sue considerazioni. Posso tranquillamente dirvi che alcune sono davvero commoventi e che questo è il tipo di libro che si “ascolta” in silenzio perché lo si legge semplicemente prestando attenzione alle diverse esperienze che ci vengono raccontate.

Io mi sono avvicinata a questo libro perché tocca anche l’asessualità, ma è davvero un libro interessante per chiunque voglia riflettere su una esperienza di vita che può avere molti significati e portare ad altre esperienze che non avremmo mai creduto possibili.

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Valutazione del libro: quattro stelline gialle

2 risposte a “I corpi astinenti. Il sesso tra imposizione sociale e libertà di Emanuelle Richard”

  1. Non ho capito se il libro parla solo di astinenza voluta o anche di quella “imposta dalle circostanze. La prima credo debba essere un diritto, una cosa che riguarda il singolo e su cui non ci sarebbe da infastidire. La seconda invece temo che non abbia soluzioni e credo sia molto difficile da affrontare, per motivi sia sociali sia personali.

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    1. Entrambe. Il libro riporta le testimonianze e riflette sui vari modi in cui l’astinenza influenza la vita delle persone, non necessariamente in modo positivo o negativo. Il suo scopo non è cercare soluzioni, ma riflettere sui percorsi di vita che le persone intraprendono quando si trovano nella condizione di astinenza.

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