Copertina di Da qualche parte al di là del mare di TK Klune: raffigura una fenice in volo nel cielo notturno. In bassa, si vede una scogliera a picco sull'oceano con una casa in stile vittoriano, un furgoncino rosso e due alberi piegati dal vento.

Descrizione: Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un’isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell’isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l’arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?

Divisore

In tempi non sospetti, dopo la lettura di La casa sul mare celeste, avanzai il sospetto che TJ Klune avesse voluto scrivere un romanzo in risposta al queerbaiting di Rowling e al modello di famiglia tradizionale proposto in Harry Potter: dopo la lettura di Da qualche parte al di là del mare, posso dire di averci visto giusto e che questo nuovo volume porta la critica su nuovi livelli.

Mi ha fatto sinceramente ridere il quantitativo di persone ancora convinto che esista una letteratura non politica: a me sembra che l’unica distinzione sensata possa essere soltanto tra letteratura “consapevolmente” o “inconsapevolmente” politica. La letteratura e l’arte in generale – anche quella più frivola e di intrattenimento estrema – maneggia le idee, quindi già il fatto di sceglierne alcune e scartarne altre la rende politica. La “colpa” di Klune è aver impedito aə suoə lettorə di far finta di nulla.

Da qualche parte al di là del mare si presenta con gli stessi temi di La casa sul mare celeste, ma questa volta Arthur Parnassus e Linus Baker non vogliono soltanto offrire una casa sicura per ə bambinə magicə: vogliono creare una vera e propria famiglia e vogliono che la pace e la sicurezza costruite a Marsyas diventino il nuovo paradigma per tutte le persone magiche. Non c’è bisogno di dire che il governo non sarà per niente d’accordo e cercherà di nuovo di seminare paura e sospetto.

Lo scontro con un nemico così tanto potente e così deciso a dipingersi come la vittima della situazione farà emergere vecchie ferite e vecchi traumi, ma anche un insopprimibile desiderio di smettere di nascondersi e uscire allo scoperto. Ci saranno momenti molto intensi – e sono molto felice che Klune li abbia lasciati esplodere senza metterci troppo zucchero in mezzo (strategicamente concentrato nei momenti più teneri e dolci). Sono anche soddisfatta dal fatto che si sia preso un congruo ammontare di tempo stavolta e abbia rifinito il romanzo a modo.

Da qualche parte al di là del mare è anche un libro estremamente divertente – e non può essere altrimenti quando convivi con un gruppo di bambinə così adorabili e così prontə a sbarazzarsi deə nemicə della famiglia in maniere creativa, anche se solo a parole. Forse. Nel dubbio, siate molto educatə con loro.

Divisore
Valutazione del libro: quattro stelline gialle

4 risposte a “Da qualche parte al di là del mare (The House in the Cerulean Sea #2) di TJ Klune”

  1. Non ho letto il libro in questione anche se ne ho sentito parlare molto bene in giro (i fantasy non sono proprio il mio forte) però il concetto della creazione di una casa dove far proteggere tutte le creature magiche mi ricorda la scuola del Prof. Xavier più che Harry Potter (però, appunto non l’ho letto mi starò perdendo delle frecciate alla Rowling e solo per questo potrei prendere in considerazione di recuperarmi questi due libri).

    Piace a 1 persona

    1. Non sono addentro all’universo Marvel, quindi non saprei. Il parallelo con Harry Potter è più concettuale che altro: Rowling e Klune hanno creato storie diverse a partire da idee diverse, ma Klune ha inserito alcuni elementi per rendere chiaro che lui i personaggi queer nella storia li ha inseriti davvero.
      Il livello di “fantasiosità” non è eccessivo: se reggi le storie Marvel, penso che non avrai problemi.

      Piace a 1 persona

  2. In realtà neanche io sono un gran fan della Marvel ma ai tempi dell’uni avevo letto qualcosa degli x men (quello è tipo l’unico richiamo che ho, non mi ricordo moltissimo). Non sono un ammiratore di Harry Potter ma dai film direi che fosse abbastanza palese il tipo di visione che ha l’autrice

    Piace a 1 persona

    1. Sì, ma almeno ci si poteva godere la storia senza disagio prima che Rowling diventasse quello che è oggi.
      Non so, secondo me, può essere una lettura piacevole anche se il fantasy non è il tuo genere preferito. Sono due romanzi molto leggeri e veloci.

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.