Copertina di Non avremo più paura di Jenni Hendriks e Ted Caplan: raffigura la foto di un'auto senza cappotta fatta dal cofano. Sullo sfondo si vede albeggiare su un orizzonte sconfinato.

Descrizione: Tutti conoscono Veronica come la ragazza che non fa passi falsi. Prima della classe in ogni materia, sa esattamente cosa le riserverà il futuro. O almeno così crede. Finché non fallisce il suo primo test e si ritrova incinta. Un incidente di percorso di cui non può fare parola ai genitori e nemmeno alle presunte amiche che, come lei, non ammettono imprevisti sulla strada per il successo. C’è solo una persona in grado di capirla e a cui non avrebbe mai pensato di rivolgersi per un aiuto: il suo nome è Bailey Butler. Dal look alternativo e dall’atteggiamento anticonformista, Bailey non si lascia mettere i piedi in testa, soprattutto da chi la considera diversa. Veronica non è certa di potersi fidare, ma, quando Bailey le propone di partire per un viaggio insieme, per quanto l’idea le suoni assurda, decide di accettare. A bordo di un’auto sgangherata, tra un battibecco e un maldestro tentativo di riconciliazione, le due ragazze macinano chilometri, rischiando più volte di finire nei guai. Sotto cieli stellati e lungo strade sconfinate, Veronica e Bailey si rendono conto che, malgrado le incomprensioni passate e presenti, la loro amicizia è ancora viva e possono riuscire a ricostruirla, un passo alla volta. Perché entrare nel mondo degli adulti e assumersi le proprie responsabilità richiede coraggio e spregiudicatezza, ma tutto è più semplice se al nostro fianco abbiamo un amico pronto a sorreggerci.

Divisore

Non è facile capire dalle recensioni se Non avremo più paura è un romanzo che vale la pena di leggere perché a causa del tema che tratta – l’aborto – e del modo sbarazzino con cui lo fa ha suscitato un bel vespaio e un sacco di persone si sono indignate. Quindi non qui per cercare di farvi capire se questo libro fa al caso vostro – e partirò dal presupposto che chi frequenta il mio blog sia una persona civile che supporta il diritto all’accesso all’aborto legale e sicuro.

L’elemento più rilevante di Non avremo più paura è la decisione di far mettere in moto gli eventi dal bisogno della protagonista, Veronica, di recarsi in una clinica per abortire, ma di non lasciare che fosse l’aborto a prendersi il centro del palcoscenico. Le mie impressioni su questo? Era l’ora. Se pensate che l’aborto sia sempre una decisione sofferta e un trauma dal quale non ci si riprenderà mai più, avete bisogno di un bagno di realtà tra le persone che hanno deciso di abortire (e stanno benissimo).

A me lo spirito con cui Veronica e la sua amica Bailey affrontano il viaggio per raggiungere la clinica – che dura dei giorni perché le distanze negli USA sono assurde per noi – è sembrato realistico e calzante: mi è capitato di accompagnare un’amica a procurarsi la pillola del giorno dopo e l’abbiamo presa come un avventura, divertendoci un mondo – e ringraziando di vivere in una zona dove nessunə ci ha fatto problemi.

Perché alla fine è questo che ti angoscia davvero: la possibilità di incontrare qualcunə che non rispetti la tua decisione e ti impedisca di esercitare il tuo diritto. Lasciando le persone libere di decidere e avendo a che fare con due ragazzine, il risultato sarà il racconto di un’avventura che serve a ritrovare un’amicizia e a creare storie grandiose da raccontare quando si sarà raggiunta la vecchiaia.

Non avremo più paura è il libro più divertente che mi sia capitato di leggere dove la protagonista vuole abortire e mi ha fatto passare una manciata di ore in maniera esilarante. L’unico difetto che posso trovargli è che a una certa diventa evidente che ci sta provando troppo: va bene che deve essere un’avventura on the road piena di eventi assurdi, ma a una certa Hendriks e Caplan iniziano a chiedere davvero tanto alla nostra sospensione dell’incredulità. Quanto incide questo difetto nel piacere della lettura? Dipende da voi, da quanto l’aderenza alla realtà sia per voi imprescindibile: personalmente mi sono divertita troppo per darci troppo peso. Spero che se ne scrivano di più di libri così, anche più belli di questo.

Divisore
Valutazione del libro: quattro stelline gialle

5 risposte a “Non avremo più paura di Jenni Hendriks e Ted Caplan”

  1. Avatar ⚉𝑃𝑎𝑜𝑙𝑎
    ⚉𝑃𝑎𝑜𝑙𝑎

    In effetti è un tema delicato

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    1. Io non lo vedo come un tema delicato: per me l’aborto è una procedura medica che deve essere resa accessibile, legale e sicura. Ciò non toglie che, nella varietà delle circostanze della vita, ci siano delle specifiche situazioni che richiedono particolare delicatezza e si spera che il personale medico sia abbastanza formato da fornire tutta l’assistenza necessaria.

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      1. Avatar ⚉𝑃𝑎𝑜𝑙𝑎
        ⚉𝑃𝑎𝑜𝑙𝑎

        Si si sono d’accordo è che oggi si tratta tutto con sgarbo, la tutela ormai è urlo…..
        Conosco bene la materia, vissuta in grande silenzio perché queste situazioni hanno bisogno di silenzio…🩵

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  2. Questo è sempre stato un tema molto delicato ma in generale se n’è sempre parlato in maniera abbastanza negativa (abortire è sbagliato) e se l’aborto era una decisione, era una decisione sofferta. Quindi sì, la cosa mi interessa molto e inoltre la storia mi piace, con questi due personaggi così in contrasto che partono per un viaggio.

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    1. Il tema è delicato perché lo si vuole far essere delicato, non perché lo sia in sé. Non più di altri temi riguardante la salute delle persone, almeno.

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