Buon lunedì, prodi seguaci!💜
Ieri è iniziata la Settimana della Consapevolezza Asessuale e quindi eccomi qua carica e pronta riempirvi di contenuti in tema – forse, ce la metterò tutta per far uscire un post al giorno. Indi ragion per cui partirò calma, limitandomi a dare una bella notizia per oggi: Ace di Angela Chen è uscito per Mondadori il 3 ottobre scorso!

Raccontando le storie anche diversissime di alcune persone Ace, affronta i pregiudizi e i falsi miti che circondano la “A” di LGBTQIA+. E soprattutto ci invita a ripensare tutto ciò che crediamo di sapere sul piacere, sull’intimità e sui legami umani.
Cos’è veramente l’attrazione sessuale e come si vive senza averla mai provata? Cosa possiamo imparare dall’asessualità su temi come i ruoli di genere, il romanticismo, il consenso e le pressioni della società? Mentre lavorava come giornalista scientifica per “The Verge”, Angela Chen ha iniziato a studiare il ruolo dell’attrazione sessuale nella cultura occidentale e il modo in cui l’esistenza dell’asessualità può aprire nuove prospettive per comprendere cosa attira gli esseri umani l’uno verso l’altro. Ciò che è emerso dalla sua indagine è che le questioni con cui si misurano le persone ace – su attività sessuale, intreccio tra sessualità e identità, esplorazione di bisogni diversi nelle relazioni – sono di interesse davvero generale. A cavallo tra reportage, saggio culturale e memoir personale, Ace parla di linguaggio, filosofia, medicina, stereotipi sociali… e molto altro ancora.
L’ho già letto un paio di anni fa in inglese (qui la mia recensione) e non posso che consigliarvelo: non ho idea di come sia la traduzione perché ancora non ce l’ho per le mani – perché sì, lo comprerò anche se ce l’ho già in inglese, giusto per comunicare come posso a Mondadori che l’argomento ci interessa e vogliamo altri saggi tradotti in italiano o magari scritti direttamente da qualche attivista italianə – ma il libro merita assolutamente la vostra attenzione.
Sono proprio contenta di questa nuova uscita: forse qualcosa di buono si sta lentamente – moooolto lentamente – muovendo. Questo mese è addirittura uscito un articolo de Il Post scritto a modo e mi sarebbe sembrato Natale se non avessi avuto la malaugurata idea di leggere i commenti, che sono meno beceri della media, ma niente di cui rallegrarsi: c’è ancora molto da fare.


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