Buon venerdì a tutti e tutte!

Oggi vi parlo de Il castello del cappellaio di A.J. Cronin, autore inglese del secolo scorso. Si tratta del primo romanzo di questo autore e la raccomandazione più frequente letta nelle recensioni è: non leggetelo quando vi sentite già tristi! È ricco di personaggi sgradevoli, meschini ed egoisti per i quali pare sia impossibile non provare un profondissimo odio. È uno di quei libri che riducono in lacrime per la rabbia e l’indignazione per quanto vi accade.

Un senso di oscura fatalità domina come un giudizio divino offensori e offesi, tiranni e umiliati, nella storia della famiglia Brodie. L’esaltata volontà di potenza, il gretto egoismo del cappellaio agiscono, come una forza demoniaca, sulla madre, sulla moglie, sui tre figli e li travolgono in una rovina materiale e morale. Una sola creatura, Mary, che in nome della vita ha avuto la forza di sottrarsi alla maledizione paterna, esce dalla tragedia illuminata di speranza.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.