Buon lunedì, prodi seguaci!🦜

Agosto è iniziato e la mia unica speranza è che questo sia l’ultimo mese di caldo. Sul serio. Io ero proprio contenta di essere nata in un Paese con il clima mediterraneo, perché mi è dovuta toccare questa cavolo di crisi climatica? E perché mi tocca anche sorbirmi il fatto che nessunǝ con abbastanza potere da poter fare qualcosa al riguardo sembra minimamente interessatǝ a renderla una priorità? Non sono pronta a una campagna elettorale dove il più grande pericolo per l’Italia pare essere qualche migliaio di migranti in arrivo sulle nostre coste. Va be’, fine del prologo deprimente.

Non ho novità entusiasmanti neanche sul fronte lettura: sono in piena modalità zero voglia di fare alcunché e anche le mie letture vanno a rilento. Così continuo a essere indietro con la RHC, le recensioni e tutto quanto. Che fatica…

Comunque, in qualche modo si andrà avanti. E mi leggerò qualcosa per la task 14, che stabilisce di leggere un libro di cui hai visto l’adattamento film/serie tv (ma che non hai letto). Non una task facilissima, visto che di solito prima leggo il libro, ma mi è venuto in mente The Help di Kathryn Stockett, di cui in effetti ho visto solo il film.

È l’estate del 1962 quando Eugenia “Skeeter” Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l’università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l’altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all’amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.

Per la task 23, che stabilisce di leggere un libro scritto da un*autorǝ disabile, ho incrociato Il pesce che scese dall’albero di Francesco Riva, che è un attore di teatro e ha un disturbo dell’apprendimento. La copertina mi ispira un sacco di simpatia, quindi spero proprio sia un libro carino.

Alle elementari Francesco è un disastro: non ricorda i mesi dell’anno, confonde le lettere e non riesce proprio a imparare le tabelline. L’ora di matematica – la sua bestia nera – la passa a disegnare, relegato in fondo all’aula. Finché arriva la maestra Diana, che capisce tutto: quello scolaro non è né pigro né poco intelligente, forse è dislessico. I test confermano in pieno i sospetti, ma la supermaestra ha già escogitato un piano strategico: il bambino non studierà leggendo i libri, ma ascoltando e, per esercitare la memoria, recitando. La strada non è sempre in discesa: non tutti gli insegnanti sono così preparati e ingegnosi, non tutti capiscono che, per lui, la calcolatrice non è il rimedio alla fatica di moltiplicazioni e divisioni, ma uno strumento indispensabile come sono gli occhiali per un miope. Ci vuole ostinazione, e anche qualche battaglia, per affermare i propri diritti. Ma intanto Francesco è diventato così bravo a recitare da entrare in un’accademia teatrale. E al momento di realizzare il suo primo spettacolo, mette in scena la storia più bella che conosce: quella di un bambino che, con la sua creatività e il suo talento, ha annientato l’orco-dislessia. Un’idea che porterà più di una sorpresa. Un libro dedicato ai tanti ragazzi che si sentono stupidi perché sono lenti a leggere, scrivere o fare i calcoli, e non sanno che la dislessia non è una malattia, ma solo un diverso modo di funzionare del cervello. Un modo che può rivelarsi originale e a volte geniale, come è stato per Einstein, Agatha Christie, Walt Disney, Mika e tantissimi altri.

E questo è quanto. Che ve ne pare? Immagino che conosciate già The Help, quindi questo mese poca sorpresa, ma fa così caldo che è meglio risparmiare anche le energie da entusiasmo. Spero solo che settembre abbia pietà di noi e l’autunno arrivi presto. Sono stremata.

A presto (forse)!⛲

10 risposte a “2022 RHC: le task di agosto”

  1. The Help bellissimo libro, l’ho lessi prima di vedere il film e ne rimasi folgorato. Mi sa che l’avevo anche recensito fra i miei Condigli di lettura non richiesti, dovrei controllare. L’altro non lo conosco

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    1. Invece per me è stato uno dei rari casi in cui ho visto prima il film! Poco male, si recupera; anzi, così ho avuto occasione di coprire anche questa task!😜

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  2. Il secondo me lo segno visto che i DSA sono uno degli argomenti cardine del blog dato che lo sono anch’io e cerco rappresentazioni da analizzare 😁

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    1. Lieta di averti fatto conoscere un titolo interessante, speriamo sia anche bello!😊

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  3. per la prima volta nella vita, ho visto il film ma non ho letto il libro (sto parlando di “The help”) e ricordo che mi era piaciuto molto.

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    1. Io penso addirittura di aver scoperto dopo che avevo visto il film che era tratto da un libro…😅

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      1. se ti consola, anche io mi sa xD

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  4. Molto bello the help

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  5. I migranti sono un falso problema. Sono la paura da instillare negli italiani per dare voti alla destra

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    1. Lo so. Ma è molto frustrante.

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