Buon lunedì, prodi seguaci!🎶

Dato che gennaio l’ho passato in gran parte a finire L’arcobaleno della gravità, sono già in ritardo sulla scaletta della 2022 RHC, visto anche che Trash di Dorothy Allison mi sta letterariamente prendendo a pugni. Ma siccome fottitene e balla / tra i rottami / balla per restare a galla, ecco cosa ho in programma di leggere a febbraio!

Per la task 11, che prevede di leggere un libro con protagonista una persona asessuale e/o aromantica, ho deciso di leggere Werecockroach di Polenth Blake, che ha come protagonista Rin, asessuale e aromanticǝ (e anche non binariǝ, per la cronaca). Perché scegliere unǝ protagonista asessuale o aromanticǝ, quando può essere entrambe?

Rin moves into a new flat on the day the aliens arrive. Their new flatmates are laid-back Sanjay and conspiracy theorist Pete. It doesn’t take long to notice some oddities about the pair, like hoarding cardboard and hissing at people when they’re angry. Something strange is going on, but it’s not all due to the aliens.

Per la task 12, che stabilisce di leggere un’intera raccolta di poesie, ho pensato di leggere Japanese Death Poems a cura di Yoel Hoffmann, che raccoglie diversi jisei, i componimenti scritti poco prima della morte. Se anche voi come me amate i libri allegri e siete l’anima delle feste, esiste anche una raccolta in italiano: Jisei. Poesie dell’addio a cura di Ornella Civaldi, pubblicato da SE.

Although the consciousness of death is, in most cultures, very much a part of life, this is perhaps nowhere more true than in Japan, where the approach of death has given rise to a centuries-old tradition of writing jisei, or the “death poem.” Such a poem is often written in the very last moments of the poet’s life.
Hundreds of Japanese death poems, many with a commentary describing the circumstances of the poet’s death, have been translated into English here, the vast majority of them for the first time. Yoel Hoffmann explores the attitudes and customs surrounding death in historical and present-day Japan and gives examples of how these have been reflected in the nation’s literature in general. The development of writing jisei is then examined—from the longing poems of the early nobility and the more “masculine” verses of the samurai to the satirical death poems of later centuries.
Zen Buddhist ideas about death are also described as a preface to the collection of Chinese death poems by Zen monks that are also included. Finally, the last section contains three hundred twenty haiku, some of which have never been assembled before, in English translation and romanized in Japanese.

Che ve ne pare? Conoscevate già questi libri? Sapete come si smette di ascoltare in loop Dove si balla di Dargen D’Amico o Ciao ciao di LRDL?

A presto!👒

6 risposte a “2022 RHC: le task di febbraio”

  1. Il primo è solo in inglese o è stato tradotto? A che livello è? Mi ha incuriosito molto, credo che lo aggiungerò alla lista dei libri da leggere 😁

    Piace a 1 persona

    1. È solo in inglese. Devo ancora leggerlo, ma ho buttato un occhio sulle prime pagine e non mi sembra proibitivo. Oltre al fatto di essere molto breve. Non so, puoi provare a scaricare l’estratto l’ebook e vedere un po’ come ti sembra.

      Piace a 1 persona

  2. Mi segno Japanese Death Poems, ma prima devo finire di deprimermi leggendo Osamu Dazai 😅.
    Io ho in testa quella di Rkomi, non tanto per il testo, quanto per il ritmo… spero che massicce dosi di Anderson Rocio servano a levarmela dal cervello.

    Piace a 1 persona

    1. Dazai voglio leggerlo da tempo, ma ancora non ho trovato il coraggio.
      Anche quella di Rkomi entra in testa, mannaggia…

      Piace a 1 persona

  3. Mado lascia stare, Dargen d’Amico ormai è inquilino fisso e molesto del mio cervello, non se ne andrà mai più 🕶️
    Comunque letture interessanti come sempre, non le conoscevo.

    Piace a 1 persona

    1. PA PARARA, PARARA PA PA!🤣🤣🤣

      Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.