Buon mercoledì, prodi seguaci!🛡️

Come vi avevo già accennato, durante la quarantena ho acquistato un numero scandaloso di ebook: considerando che questo post conterrà anche quelli presi prima di Natale (perché la qui presente blogger si ricorda di fare il punto della situazione ogni morte di papa), direi che potete mettervi comodu e prendervi una bella tazza di tè.

Non esistono più la destra e la sinistra è uno slogan invecchiato (prevedibilissimamente) molto male: niente di più lontano dalla sinistra della destra, soprattutto l’estrema destra che piace tanto ora, con questi uomini forti così pateticamente incapaci di gestire un qualunque tipo di crisi. Cento motivi per essere di sinistra di Gérard Thomas per rimettere i puntini sulle i.

Secondo libro che ho presto di Gérard Thomas, L’anarchia è una cosa semplice, che dovrebbe essere un’introduzione estremamente semplice all’anarchismo.

Il Manifesto del Partito Comunista in ottava rima di Pilade Cantini l’ho preso perché mi piace l’idea di tradurre con un verso così popolare il libello di Marx ed Engels.

Immagino che Storia della filosofia occidentale di Bertrand Russel non abbia bisogno di grandi presentazioni: suppongo che stazionaerà un bel po’ nella mia TBR perché è un bel mattoncino da 800 pagine.

Poi ho preso un po’ di mammuttazzi della Newton Compton: il primo è Dieci sfumature di giallo, che raccoglie diversi romanzi di Edgar Wallace. Una scorta di gialli fa sempre comodo per quando si ha voglia di evasione.

Devo ancora leggere quasi tutti i romanzi di Charles Dickens: magari con il Mammut mi viene l’ispirazione…

Potevo farmi scappare il Mammut di Virginia Woolf? Certo che no…

Ho preso il Mammut di Wilkie Collins solo perché stesse in amicizia con quello di Dickens. Giuro.

101 cose da sapere sul linguaggio segreto del corpo di Francesco Di Fant sembra tanto una stupidata alla NC. Non so perché l’ho preso. Dannazione.

La tua vita e la mia di Majgull Axelsson sembra gettare uno sguardo disicantato sulla società svedese che dall’Italia ci sembra quasi un’utopia perfetta.

Avevo bisogno di un altro libro sulla mitologia greca? No. Ho comprato lo stesso Eroi di Stephen Fry? Sì.

Femminicidio di Grazia Longo è un libriccino che analizza diversi dati sulla violenza di genere.

Uomini e troll di Selma Lagerlöf mi ha convinta solo perché parla di fiabe, leggende e folklore svedese.

Che Dio me la mandi bona di Valentina Lattanzio potrebbe essere il libro giusto per questo mese del Pride senza Pride (evidentemente le persone LGBTQIA+ sono abbastanza responsabili da non manifestare rischiando di accendere un nuovo focolaio di COVID-19 a differenza di altri soggetti) e con il caldo che prima o poi arriverà a farci venire voglia di letture sbarazzine.

L’anarchico di Soth Polin mi dicono essere un romanzo difficile da leggere, un po’ per l’argomento (la terribile storia della Kampuchea Democratica e di ciò che ne segue), un po’ per lo stile dell’autore.

La sposa birmana di Journal Kyaw Ma Ma Lay, che è una delle maggiori autrici birmane del Novecento, parla di donne e colonialismo.

Boy Erased di Garrard Conley è diventato di recente un film con Nicole Kidman e Russell Crowe e immagino che non abbia bisogno di grandi presentazioni.

Con Luigi Galleani, l’anarchico più pericoloso d’America di Antonio Senta continua la mia raccolta di libri che parlano di anarchismo. In particolare, Galleani è stato uno dei più influenti militanti dell’anarchismo in lingua italiana.

Fiabe islandesi perché io quando vede fiabe in sconto non so resistere.

La trama di Massimo Cassani l’ho preso perché da lettrice trovo molto interessante leggere manuali che insegnano a scrivere i libri. Magari chi tra voi si diletta in scrittura potrà trovarlo interessante.

Beatrice Mautino è una biotecnologa e divulgatrice scientifica: ha anche un canale YouTube dove parla di cosmetici visti con gli occhi della scienza. Si scoprono cose interessanti e si impara a non cadere nelle trappole del marketing della bellezza (magari risparmiandosi qualche paturnia). Sono molto curiosa di leggere il suo Il trucco c’è e si vede.

Femminismi futuri a cura di Lidia Curti parla delle questioni che ci pongono le nuove frontiere dei femminismi, con capatine nella letteratura, nella scienza e nell’arte.

Un altro genere di forza di Alessandra Chricosta ci racconta di quanto la divisione in sesso forte e sesso debole abbia ostacolato uno sviluppo multidimesionale dei concetti di femminilità e mascolinità.

La solitudine della donna di Sarantis Thanopulos argomenta che, in seguito alla crisi di ogni relazione basata sul desiderio, a causa della maggiore libertà della sua organizzazione psicosessuale, la donna può raggiungere una condizione di abbandono più profonda rispetto all’uomo, finendo per ritrovarsi da sola.

Mi dicono che Femmine di Andrea Long Chu sia un testo piuttosto provocatorio: in effetti, mi aspetto che lo sia, visto che parte dalla tesi che tutti gli esseri umani siano femmine.

Contro i figli di Lina Meruane parla della pressione sociale sulle donne che non vogliono diventare madri e del ritorno (e quando mai se n’era andata?) della retorica dell’angelo del focolare.

Non è mica la vergine Maria di Feby Indirani è una raccolta di racconti che promette di essere dissacrante e anche divertente di un’autrice indonesiana che vuole mettere alla berlina l’Islam radicale.

Sciacquati la bocca di Massimo Arcangeli parla di parolacce e gestacci della nostra lingua, di quelle cose che escono dalla pance italiche e che non sono state depurate.

Continuo a incrociare in giro questa raccolta di racconti, A Bloomsbury e altri racconti di Mary Butts, quindi ho finito per acquistarla. A volte c’è bisogno di motivazioni importanti per comprare un libro.

La prossima volta il fuoco di James Baldwin parla di razzismo negli USA. Potrebbe essere uno dei libri giusti da leggere in questi giorni.

Pornotopia di Paul B. Preciado è l’ennesimo suo libro che compro senza mai averne letto nessuno. Se alla fine scopro che non mi piace, prendo a testate il muro.

Cartoline da Lesbo di Allegra Salvini racconta alcune storie di migranti bloccatu a Lesbo e che vivono in condizioni disumane.

Regimi di verità di Andrea Fontana vuole proporre metodi di sopravvivenza in un mondo di fatti alternativi che non sono fake news ma fatti alternativi. L’ho preso perché temo che senza qualche suggerimento mi scoppierà una vena alla fine.

Tu non sei Dio di Andrea Colamedici e Maura Gancitano parla di consumo spirituale, che mi ha sempre lasciata un po’ basita perché io non sento tutto questo bisogno di spiritualità.

L’ardore della mente occidentale di Richard Tarnas è praticamente il secondo libro sulla storia del pensiero occidentale che ho comprato in meno di un anno, ho evidentmente dei problemi.

Divinazione e sincronicità di Marie-Louise von Franz parla delle coincidenza significative, cioè eventi che non hanno nessi causali, ma che sembrano avere un legame.

Essere un padre a cura di Michele Mezzanotte contiene gli intervendi di diversi e importanti psicologi italiani che riflettono sulla figura del padre.

La società della performance di Maura Gancitano e Andrea Colamedici parla di come gestire bene i social con la loro indifferenza nei confronti degli aspetti più significativi della vita.

Una donna per amico di Anna Longo e Francesca Rigotti è un libriccino che parla dell’amicizia e di quanto riesca a crare legami solidi in barba ai marosi del tempo.

Non sono sessista, ma… di Lorenzo Gasparrini è un libro sulle forme del linguaggio sessista che utilizziamo in italiano: le abbiamo ereditate e dobbiamo farci i conti.

Di questo amore non si deve sapere di Ritanna Armeni racconta la relazione tra Lenin e Inessa Armand, anche lei rivoluzionaria (forse anche più di Lenin).

Città sola di Olivia Laing parla di solitudine e di un sacco di altre cose: sembra un romanzo bello corposo, che non ho ancora letto, anche se l’ho preso in regalo da Il Saggiatore…

Ebbene per oggi vi mollo, spero che siate arrivatu interu alla fine: fatemi sapere se qualcosa ha catturato il vostro interesse o se conoscevate già qualche titolo!

A presto!🧵

10 risposte a “Sette mesi intensi di ebook”

  1. Quanta roba stupenda. Femminismi futuri sembra super interessante, così come Eroi, complimenti!

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    1. Lieta di averti fatto vedere libri interessanti!💜

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  2. E come non arrivare alla fine! Un sacco di buone scelte, per una come me che, temo, piccolo soldino su ccolo soldino, in questo periodo a suon di ebook ha arricchito Amazon.
    Va detto, quelli che chiami i mammuttazzi (bellissimo!) della Newton Compton sono ricchezza per i momenti di crisi. Dickens, per me, no, non lo reggo neppure nei momenti di grave penuria e alta depressione; e, confesso, non ho mai letto Collins. Dovrei farlo?
    A sprazzi:
    Anarchia: amore di gioventù, mai ripudiato. Del genere troppo bello per essere vero.
    Vorrei dirti che il ponderoso Russell è ottimo, si legge in scioltezza e, sia pure con tutto il portato di un testo di divulgazione, è un libro molto piacevole. Utile e affidabile. Russell è un impagabile conversatore.
    Ma dai! La von Franz! Amore di gioventù. Non la reincontravo da più tempo di quanto ami ricordare. Potrei persino arieggiarla, da troppo non esce dallo scaffale! Ma Divinazione e sincronicità non lo conosco: potrei lasciare i miei (suoi) libri sul loro scaffale e prendermi questo, per una rimpatriata.
    Poi, quanti buoni suggerimenti: ora devo prendere le doverose note ed evitare di tuffarmi, clic, clic, clic, a ulteriormente arricchire Amazon e depauperare le mie misere finanze. Tutto a causa tua!
    Buona lettura!

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    1. Be’, era un lungo elenco, mi sono preoccupata che qualcunu mollasse prima della fine!😂
      Di Dickens ho letto solo “Il canto di Natale”, quindi non saprei cosa dire di lui, perché quella è una storia che ha il sapore dell’infanzia (con la versione Disney), quindi non vale sul giudizio sull’autore.
      I mammuttazzi sono strategici, soprattutto quelli con i gialli (ne ho un sacco), o comunque di letteratura di intrattenimento. All’occorrenza sono lì in cospicua quantità!
      Nemmeno io ho mai letto Collins, ma vedo che spopola, quindi sono curiosa di leggere com’è.
      Sull’anarchia ti capisco!💙
      Sì, nonostante la mole, sono stata rassicurata sul fatto che Russell si legge molto bene.
      Io von Franz non sapevo chi fosse, quindi l’ho preso solo spinta dalla curiosità.
      Eh, gli ebook sono terribili perché facili da acquistare, non ingombrano le stanze e non stanno lì impalati a guardarti male se non li leggi!😅 Adesso mi cospargo il capo di cenere per istigazione al depauparemento delle finanze altrui…

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      1. 😃😃😃 Nessun bisogno di essere istigata, temo!
        E grazie ancore. Continua a istigare.

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      2. Sempre e comunque!😉

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  3. Bella selezione! Anch’io ultimamente ho comprato decine di e-book! Io personalmente preferisco comprare online solo libri digitali. I cartacei li preferisco comprare nelle librerie fisiche.

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    1. Non ho una libreria in paese, quindi o capito dove c’è una libreria, o compro online anche i cartacei (magari da una libreria indipendente che offre questo servizio). Però preferisco sempre la biblioteca, che almeno quella in paese c’è ed è anche ben fornita, per fortuna!💚

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  4. Quando il Bibliotecario suggerisce (Ooook!), non si può restare indifferenti! Io ho saccheggiato Amazon approfittando degli ebook gratis del periodo Covid-19, recuperando di tutto: da saggistica a classici, passando per manuali di lingue e fumetti. Il mio Kindle si è abbuffato. Il problema è trovare il tempo per leggere tutto.

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    1. Guarda, tra ebook comprati e scaricati gratis penso di aver accumulato libri per diverse quarantene (nella speranza che la situazione non diventi di nuovo così grave), quindi per leggere tutto in tempi normali impiegherò anni, sempre che ne abbia a sufficienza.

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