Buon Primo Maggio, prodi seguaci!👩🏻‍💼

Quest’anno la festa di lavoratrici, lavorateri e lavoratori arriva in un momento piuttosto difficile: stiamo per iniziare la danza e tutto fa presupporre che sarà dura. Speriamo bene, perché non mi pare che siamo granché prontu per questa fase.

Affoghiamo le preoccupazioni nei libri, va’, che almeno non ci fanno venire la cirrosi epatica…

Per la task 21, che prevede di leggere un libro con un personaggio principale o protagonista con una disabilità (fiction o no), ho optato per Faccio salti altissimi di Iacopo Melio, attivista per i diritti umani e civili, nonché lettore con il suo bel profilo Goodreads.

Immagino che conosciate Melio per #Vorreiprendereiltreno, onlus che ha come obiettivo quello di sensibilizzare alla disabilità, in particolar modo all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali attraverso progetti concreti sul territorio, ma anche con un’attività mediatica costante ed efficiente sui social network.

Sono molto curiosa quindi di leggere la sua storia.

Iacopo Melio è un attivista per i diritti umani e civili: presta la voce a chi non ce l’ha, a chi si sente sconfitto in partenza, a chi ha troppa paura per tirarla fuori, usando parole come «libertà» e «uguaglianza», «giustizia» e «dignità». Rompiscatole per natura, a sovvertire regole e previsioni ha iniziato presto, scegliendo la vita. Iacopo ha venticinque anni e la sindrome di Escobar, una malattia genetica talmente rara che, secondo la scarsa bibliografia scientifica esistente, comporterebbe sintomi troppo vari per essere classificati. Essendo nato con la camicia, di sintomi ne ha una gran varietà: tra questi, uno straordinario senso dell’umorismo. Armato di penna e arguzia, e di una pagina Facebook che conta oltre 600.000 follower, rema quotidianamente contro i pregiudizi e i luoghi comuni: bersaglia chi parcheggia nei posti per disabili pensando che siano un inutile favoritismo; chi è convinto che i venticinquenni in carrozzina rimangano bambini per tutta la vita (figuriamoci avere una ragazza); chi dà per scontato che quattro ruote servano per muoversi, ma solo in casa. Per questo, nel 2015 ha fondato #vorreiprendereiltreno, una onlus che si occupa di sensibilizzazione all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali attraverso progetti sul territorio e un’attività mediatica costante. “Faccio salti altissimi” è un libro in difesa della libertà di essere se stessi, nel rispetto dell’unicità di ciascuno e nel superamento di un fuorviante, oltre che riduttivo, concetto di «normalità», che ci vorrebbe tutti uguali, matrioske prodotte in serie. Ma è anche la storia di un ragazzo come tanti, «pezzi di vita e sogni incollati addosso», con la testa piena di progetti e speranze.

Per la task 22 – questo mese si va in fila – ho pensato a Il ritratto del morto, raccolta di racconti di Daniele Oberto Marrama, visto che bisogna leggere un horror pubblicato da una CE indipendente. Il ritratto del morto è stato pubblicato da Cliquot, che, nello loro stesse parole, si occupa di:

Manoscritti ritrovati in umide cantine, storie ripescate in polverose riviste, opere mai tradotte riportate alla luce. Cliquot è la casa editrice del recupero dei classici mancati, delle belle opere dimenticate.

Raccolta di racconti del sovrannaturale, anzi “del bizzarro” come recitava il sottotitolo dell’edizione originale. Storie pubblicate per la prima volta nella Domenica del Corriere agli inizi del Novecento, poi raccolte in volume nel 1907. Una galleria dei topoi dell’orrore e del fantastico: dal révenant maledizione, dal vampirismo alla bilocazione, a casi di follia, di malattia e di auto-suggestione, per concludere – quasi a scopo catartico – con una storia a sorpresa. Otto racconti che in parte attingono dalla tradizione delle storie di fantasmi ottocentesche per deviare verso inediti e fantasiosi sentieri intrisi di italianità. Un recupero inestimabile per il filone della letteratura horror italiana.Con la prefazione di Gianfranco de Turris e la prefazione all’edizione originale di Matilde Serao.

E anche per questo mese sono sistemata: non mi resta che leggere. Conoscevate questi due libri? Li avete già letti? Fatemi sapere nei commenti!

Buon fine settimana!🦦

2 risposte a “2020 RHC: le task di maggio”

  1. Avatar Piloswineseyes
    Piloswineseyes

    Conoscevo il libro di Melio e seguo anche i suoi progetti. Non ho ancora letto il suo libro, prima o poi lo farò, è una tappa obbligata!

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    1. Eh infatti, conoscendo il tipo, penso proprio che sarà una lettura interessante💙

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