Buon venerdì, prodi seguaci!🐞

Ad aprile le mie letture per la 2019 RHC ha subito una battuta d’arresto: sono appena agli inizi de Lo stagno di fuoco di Daniel Nadir e non ho proprio cominciato The Library Book di Susan Orlean… vediamo se riesco a recuperare a maggio!

Comunque, la sfida prosegue con le task 4 e 6!

La task 4 prevede di leggere un libro umoristico e la scelta è ricaduta su un libro che è nella mia TBR da eoni (leggi: dal 2014), cioè Non tutti i principi nascono azzurri di Andrea Gatti, che dice di ispirarsi tra gli altri a Christopher Moore, Douglas Adams e Terry Pratchett. Sentite il rumore delle mie aspettative che salgono?

Layne Cantrell non è un principe azzurro.
Per uno scherzo del destino, però, è nato nel Regno Capitale, patria dei principi azzurri, e come se non bastasse la sua famiglia l’ha praticamente inventata la professione, molti anni or sono: Arcival Cantrell, il primo paladino, colui che salvò il regno dai pirati, colui che sconfisse il drago, colui che… bla bla bla.
Ci sono così tante leggende sul suo conto che in ognuna ha i capelli di un colore diverso e la sua principessa non ha mai lo stesso nome.
Sono solo storie, ma purtroppo il padre di Layne non la pensa allo stesso modo.
Lui sì che è un vero principe azzurro, anche se ormai tende al giallino – sapete, è un po’ itterico. Be’, fatto sta che crede ciecamente nella superiorità della sua famiglia ed è convinto che non possa fallire. Mai.
Layne invece fallisce. Spesso.
Fa uscire suo padre di senno.
Dopo anni di delusioni, però, l’anziano principe è riuscito a incastrare suo figlio: l’ha iscritto all’Accademia per Principi Azzurri™, “un pozzo senza fondo dove i sogni se ne vanno a morire” – secondo Layne – nel quale spera che gli venga la voglia di essere un principe azzurro per davvero.
Del resto, cosa può essere più efficace che vivere in cattività assieme ad altri cento ragazzotti sudati pronti a compensare qualsivoglia mancanza con spade d’acciaio.
Quello che Layne non sospettava è che proprio suo padre, IL principe azzurro, sarebbe scomparso in mezzo al deserto.
Quello che nessuno sospettava è quanto rapidamente possano mischiarsi i colori quando tutto va a rotoli.
Perché tutto rotolerà.
Oh, se rotolerà.

La task 6 invece stabilisce di leggere un libro di un’autere di colore ambientato o riguardante lo spazio e, grazie ai consigli del Gruppo di Book Riot, la scelta è ricaduta su Binti di Nnedi Okorafor, primo libro della serie omonima e vincitore dello Hugo Award for Best Novella nel 2016 e del Nebula Award for Best Novella nel 2015. Mi sembra molto promettente…

Her name is Binti, and she is the first of the Himba people ever to be offered a place at Oomza University, the finest institution of higher learning in the galaxy. But to accept the offer will mean giving up her place in her family to travel between the stars among strangers who do not share her ways or respect her customs.
Knowledge comes at a cost, one that Binti is willing to pay, but her journey will not be easy. The world she seeks to enter has long warred with the Meduse, an alien race that has become the stuff of nightmares. Oomza University has wronged the Meduse, and Binti’s stellar travel will bring her within their deadly reach.
If Binti hopes to survive the legacy of a war not of her making, she will need both the gifts of her people and the wisdom enshrined within the University, itself – but first she has to make it there, alive.

Ebbene, che ve ne pare? Avete già letto qualcosa? Oppure vi ho stuzzicato la curiosità? Fatemi sapere!

Buon fine settimana!🍏

7 risposte a “2019 RHC: le task di maggio”

  1. Mi ispirano molto entrambi. Binti lo stavo puntando da un po’, mentre il romanzo di Gatti non lo conoscevo per niente. Buona lettura!

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    1. Grazie, speriamo sia letture all’altezza delle aspettative!💜

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  2. Curiosissima, a parte, purtroppo, per Binti: non leggo l’inglese. Dovrò attendere e sperare. 😉
    Andrea Gatti: sconosciuto. Ancora per poco, spero

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    1. Vedo che Gatti ha conquistato dell’attenzione, mi fa piacere: io sono rimasta colpita dalla presentazione, sembra davvero divertente, non mi resta che augurarmi che le sue fonti di ispirazione gli abbiano insegnato bene!😊

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      1. Condivido la speranza.😀

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  3. Avatar skoliosessualità
    skoliosessualità

    Sono stati proprio i libri umoristici a indirizzarmi alla lettura tanti anni fa.

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    1. È un bel modo per cominciare🧡

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