La Costituzione, “legge delle leggi”, oltre a racchiudere e raccontare la storia di un paese ne progetta il futuro. Sempre al centro del dibattito pubblico e oggetto di innumerevoli tentativi di riforma, più o meno fondati, la Costituzione italiana è soprattutto un testo di straordinaria attualità. È ciò che mostra Gianfranco Pasquino – uno dei grandi studiosi del nostro tempo – in queste trenta “lezioni” che sono altrettanti fulminei saggi sulle idee che hanno dato corpo e vita alla Costituzione, influenzando – tra intuizioni anticipatrici, chiaroscuri interpretativi e promesse disattese – la storia dell’Italia contemporanea.
“Splendida sessantenne”, come la definì un decennio fa Giorgio Napolitano, la Costituzione ha mostrato nel corso del tempo la capacità di adattarsi a contesti storici e politici diversi, sopravvivendo perfino al crollo del sistema dei partiti e rimanendo un punto di riferimento imprescindibile: che si parli di diritti civili o di conflitto di interessi, del ruolo del presidente della Repubblica o delle autonomie locali, di degenerazioni populiste, libertà di informazione o principi di solidarietà. Perfino del delicato problema della convivenza tra religioni diverse, che si fa sempre più acuto in Italia non solo a causa della crescita dell’Islam.
Frutto di una convergenza di culture politiche differenti, realizzata in modo splendido dai “padri” dell’Assemblea Costituente, secondo Pasquino, la Costituzione italiana contiene, ancora oggi, gli spunti, le modalità e gli strumenti con i quali tutti noi (cittadini, associazioni, istituzioni) possiamo e dobbiamo migliorare la vita del nostro paese.


Ho letto questo libro precipetevolissimevolmente dopo essermi ricordata di averlo acquistato: se avesse vinto il “Sì” nel referendum costituzionale della scorsa domenica, infatti, avrei potuto usarlo solo come carta igienica (e solo in senso metaforico, visto che ce l’ho in ebook).

Ora, siccome ha vinto il “No”, pare che questo libro (e in effetti anche questa recensione) continuerà ad avere senso e potrà essere acquistato ancora da chi vuole cominciare a orientarsi su quello che è il significato dei 139 articoli della nostra Costituzione, più le disposizioni transitorie e finali (principalmente – indovinate un po’ – quella riguardante il divieto di riorganizzazione del partito fascista).

L’autore – che era evidentemente giusto un filo per il “No” – in trenta brevi lezioni getta le basi per una conoscenza minima della nostra Costituzione e, a meno che non siate proprio digiuni di ogni conoscenza di diritto costituzionale, niente di quello che ha scritto Gianfranco Pasquino qui vi sembrerà una novità.

Quindi mi sento di consigliare questo libro soprattutto a coloro che hanno solo una vaga idea del contenuto della nostra Costituzione e glielo consiglio caldamente: sto cercando di auto-convincermi che solo quattro gatti in questa pazza Italia pensino davvero che alle elezioni politiche gli elettori votino per eleggere il governo…

3 stars smaller

2 risposte a “La Costituzione in trenta lezioni di Gianfranco Pasquino”

  1. Dovrei regalarne a pacchi a Natale. Una copia per me ovviamente

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    1. Potrebbe essere un’idea… 😀

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